domenica 29 marzo 2009

Omega su realtà e testi sacri

Omega è un amico online, leggo e discuto con lui nel forum di altrogiornale.org
Non descriverò Omega, sarebbe inopportuno e sicuramente riduttivo....

Riporto volentieri giusto un suo intervento di oggi inforum perchè mi è piaciuto molto, per non perderlo.
Qui la dice chiara Omega, la Sua, e per me meditarci è un piacere.....


[........]
Va bene, potrei spiegarlo io, se le parole hanno ancora un senso. ^__^ Se vai in un Cinema, ti chiedono il biglietto.

Avendo il biglietto però... se tu non entri nell'edificio materialmente ( non basta immaginare nella nostra mente di fare quello che andrebbe fatto tangibilmente ), lo spettacolo non lo vedi comunque - nonostante il biglietto, posseduto/ adorato (metafora).

C'è chi non entra - e nemmeno ha il biglietto; è lontano.

Ma anche se tu entri ed hai il biglietto, se poi dormi durante la proiezione di una Fiction, non vedi niente, nonostante ti trovassi al posto giusto nel momento giusto, con la Porta spalancata (anche troppo).

Se entri - ed hai il biglietto - e non dormi, vedi "un qualcosa", quello che osservi sullo schermo non è la verità ma rappresenta ("sostituisce") qualcos'altro (da identificare). Se non ti piace il film che vedi poiché non sai interpretarlo secondo l'Archetipo del Regista, resti insoddisfatto dello spettacolo (che hai pure pagato).

Per fare l'Esperienza "di tipo spirituale" occorre sincronizzare "infiniti" componenti nello stesso "istante" esistenziale: avere il biglietto, entrare, non dormire, essere aperti alle novità, cercare di comprendere il senso (profondo) della storia di turno (la quale non è vincolante), non distrarsi dalla mente; vedere o intuire cosa volevano dire o dirti girando quel determinato film etc.

Se riesci a coordinare e guidare il tutto (il tuo Essere che è Uno), non hai perso il tuo tempo nel Cinema, anche se il film fosse mediocre dal punto di vista tecnico e narrativo; invece se non riesci a seguire il filo conduttore "imposto" dagli Autori non hai potuto Essere, ma solo avere perché ha contraddetto Colui che E'...

Hai posseduto il biglietto che apre la Porta interiore della Verità, ma non hai Conosciuto questa verità poiché essa non è né il biglietto, né l'edificio, né lo schermo e nemmeno quanto vi è stato proiettato - tutto ciò serve per mettere in moto (come catalizzatore "Alchemico") quanto è scritto nel nostro DNA, un naturale processo di risveglio progressivo della Coscienza superiore che bisogna (ri)attivare per "vedere" la Realtà che ci sfugge.

I testi sacri se non manipolati e quando sono al passo coi tempi, possono fungere da Cinema dell'esempio, dove tu osservi una storia narrata, il biglietto è paragonabile al "cuore" (Volontà), "entrare" rappresenta la Coscienza (vuol dire entrare dentro di noi senza identificarsi né con la mente né con il Corpo, ma cercare di Essere tutt'Uno, la Percezione Diretta), "non dormire" e "non essere distratti" significa bypassare ossia elaborare, sistemare e trascendere il pensiero convenzionale non ascoltare la (dis)educazione dogmatica ricevuta, i tabù e l'abitudine di ripetere l'Errore di pensare al passato o al futuro; "comprendere la storia" vuol dire trovare il nesso tra l'apparente e reale che solitamente viene nascosto;

La verità è dentro di noi, un libro, un film, l'incontro con un maestro, amico, "nemico" o chiunque altro serve solamente come promemoria per ricordarci quello che siamo sempre stati senza saperlo - senza questa Consapevolezza al di là della "persona", la maschera sociale che l'umano indossa per nascondere la sua Paura del domani perché non Sa di Essere oggi.

Se un testo è falso non è necessariamente da buttare via, anche perché le Perle non possiamo gettarle ai porci, dunqe a seconda del LIVELLO di ognuno di noi e le capacità naturali (mentali, spirituali, genetiche) che abbiamo, possiamo progredire ANCHE in presenza delle scritture false, se queste, per caso, stanno su un gradino superiore a dove ci troviamo noi attualmente.

Ma nello stesso tempo un libro falso è potenzialmente pericoloso per chi si trova su di un gradino anche di poco superiore all'insegnamento che ha incontrato e se costui non sa apprendere lezioni dalla realtà circostante semplicemente osservando quanto accade dentro e fuori di lui (di conseguenza, anche nei Libri) con un minimo di accortezza, perspicacia e senso di Giustizia (Equilibrio tra elementi).

Chi guarda senza vedere, chi ascolta senza udire, è vana la sua Ricerca della verità e la fede in questo o quel Profeta, Maestro, Scrittura o dottrina.

Il "gioco del vero e del falso", consiste nel capire l'importanza del nostro discernimento. Non è un libro che ci salva ma un Percorso interiore che possiamo seguire (ovvero fare Esperienza) anche senza alcun libro e aiuto esterno.

I Libri, Messaggi e Profeti (quelli veri) hanno però una grande utilità, ovvero quella di essere un tramite tra quello che Sappiamo e ricordiamo di Essere e quanto ancora non sappiamo di (non)sapere.

Un Profeta che porta le parole del Padre Celeste all'Umanità (che sia Dio, Dèi o extraterrestri) ha importanza in quanto sono dettagli difficilmente accessibili alla mente umana addormentata e non "allenata a capire" autonomamente - anche se si tratta di informazioni da sempre presenti nell'Essere umano e comprensibili anche razionalmente.

Ma questi "dettagli" non sono la "struttura" e l'Essenza, non hanno alcun valore né possono sussistere e sopravvivere da soli - essi sono vivificati dalla nostra disponibilità, apertura, compassione, comprensione, Amore, Giustizia.

Solo allora esiste quindi la possibilità di Conoscere la Verità superiore (o "totale", seppur relativa), quando si congiunge la ricerca interiore (Conoscenza di Sé) con l'Unità (armonizzazione) con il resto dell'Infinito ( Meditazione); la nostra Esperienza con l'Esperienza del creatore o dei creatori, la comunicazione tra il Cielo e Terra (attraverso la "preghiera" o Telepatia).

Non capire il gioco dei contrari e paradossi (tutto può essere vero e falso a seconda del contesto - quindi non conta cosa noi leggiamo ma CHI legge) significa restare servi del verbo, delle parole morte, vecchie e obsolete impossibili da mettere in pratica perché incomprensibili, si resta dipendenti dalle imposizioni e ordini invece di manifestare il Verbo Vivente attraverso il nostro Essere stesso secondo la Coscienza che non esiste senza la Scelta e Libertà.
[........]

Fonte altrogiornale.org

Nessun commento:

Posta un commento